mercoledì 5 settembre 2012

Perchè James bond non è niente a confronto della puttana sacra della Carey



La trilogia di Kushiel di Jaqueline Carey è incentrata sulla figura di Phédre, una prostituta sacra con tendenze masochiste derivanti da una predestinazione divina, che viene addestrata ad essere una spia.
L'ambientazione è un'ucronia medievale fighissima: il paese della protagonista è Terra d'Ange, è una sorta di Francia che venera il figlio di Gesù e della Maddalena, Elua, il cui unico comandamento è "ama a tuo piacimento". La repubblica della Serenissima venera Baal-Iuppiter e Asherat, la dea del mare, mentre il cristianesimo è rimasto una setta ebraica e così via. Tutti questi dei intervengono effettivamente nel romanzo (forse anche un po'troppo). Tuttavia mi chiedo se l'ambientazione sia davvero un'uronia come spero (e a quel punto quale sia l'evento scatenante) o se sia un'accozzaglia di idee carine spapagnate su una mappa del mondo. Alla fine della prima trilogia ancora non è chiaro.
Invece la parte spionistica non è male nel primo romanzo, ma è debole negli altri due (la protagonista ad un certo punto va in giro a chiedere dov'è la sua pericolosissima nemica a persone che probabilmente la stanno nascondendo, un genio), che sono migliori come romanzi di avventura. Anche la storia d'amore del primo romanzo non è niente male, mentre nel seguito non ci sono sviluppi particolarmente interessanti.
Le scene di sesso ovviamente sono per la maggior parte S&M. Io non le trovo malaccio, ma secondo una mia amica sono troppo poco particolareggiate, mentre un'altra mia amica non leggerà la trilogia perché c'è del sesso sadomaso. Bè, io vi ho avvertito.
Alla prima trilogia fa seguito una seconda (che non ho letto) che ha per protagonista un personaggio maschile già comparso nella saga. Anche se la prima trilogia non era incredibile, era abbastanza carina, quindi ci sto facendo un pensierino.

Nessun commento:

Posta un commento