lunedì 16 luglio 2012
Le caverne dipinte (e I figli della Terra): parliamone!
Cosa avete pensato di Le caverne dipinte? E della saga in generale?
Lo spazio dei commenti di questo post è dedicato al confronto su questo argomento, per cui chi non vuole spoiler lo eviti come la peste.
Un paio di regole:
- moderate i termini (a meno che non vogliate insultare la Auel per non averci dato una fine decente)
- cercate di restare in tema
- se esistono fanfiction che propongono un finale alternativo ditemelo per favore. Io stessa sono tentata di riscrivere l'ultimo libro così, per sport.
- si può discutere anche cosa leggere ora. Se avete romanzi ambientati nella preistoria da consigliarmi vi adoro. Mi accontento anche di un'antichità piuttosto remota o di popoli senza la ruota come le civiltà precolombiane. Mi piacciono anche testi scientifici, ma meglio se non sono troppo complicati.
Al momento su questo genere ho sottomano Darwinia di Wilson e The Inheritors di Golding, ma nessuno dei due mi convince. Invece non era niente male Il libro degli Yilanè di Harrison e, come ricorderete, mi era piaciuto molto Ossa della terra di Swanwick. Il famosissimo Il più grande uomo scimmia del Pleistocene di Lewis mi ha fatto schifo: è una robaccia freudiana e antiscientifica che tenta di essere comica riuscendo solo ad essere deprimente.
domenica 15 luglio 2012
The land of painted caves - Le caverne dipinte: recensione
giovedì 12 luglio 2012
Palenque
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Il sito archeologico maya di Palenque è uno dei più famosi in assoluto per via dell'incisione che vedete sopra, che è stata interpretata come un'astronave XD Cioè, ovvio che i maya discendono dagli alieni, no? Mettetevi il cuore in pace, è solo l'albero della vita che collega i tre mondi, cioè il nostro, l'inframundo (una sorta di inferno con 9 livelli) e i vari paradisi. Il tizio in foto sta ascendendo al paradiso.
Ma non è un tizio qualunque, è Pakal, il personaggio più importante di Palenque.
Quello che vedete in foto è il tempio delle iscrizioni, dove è stata trovata la tomba di Pakal, il re più importante della città che ora chiamiamo Palenque per via dell'omonima città vicina. Purtroppo la tomba non è accessibile. I reperti e la riproduzione della tomba così come è stata trovata sono al museo di antropologia di Città del Messico.
Pakal perse il padre giovanissimo e le redini del potere furono di fatto in mano a sua madre finché non raggiunse la maggiore età con la prima eiaculazione. Fu un grande sovrano e i maggiori monumenti di Palenque sono monumenti che lo commemorano: oltre alla sua tomba, uno dei pochi casi di piramidi che contengono un sepolcro, c'è quella di sua moglie, chiamata la regina rossa, nella piramide di fianco. In più il figlio eresse altre tre piramidi che celebravano il passaggio del potere spirituale e guerriero dal vecchio al nuovo sovrano e l'ascesa di Pakal al paradiso. Queste tre piramidi però, invece di essere completamente in pietra, sfruttano tre collinette preesistenti, terrazzate per creare dei gradoni. Questo è visto dagli archeologi come l'inizio della decadenza di Palenque.
Una curiosità: gli archeologi inizialmente pensavano che la tomba della regina rossa potesse essere quella della madre di Pakal, invece con la prova del dna hanno verificato che i due non erano parenti e hanno stabilito che fosse quella della moglie. Questo è comunque strano perché i sovrani maya praticavano l'endogamia, ovvero si sposavano fra parenti strettissimi. Le deformità dei bambini che nascevano erano viste come un segno di divinità, tanto che i bambini nati normali talvolta subivano modificazioni corporee per sembrare più belli: il loro cranio veniva schiacciato fra tavole in modo da allungarsi (i crani allungati sono stati usati come prova che i maya erano alieni XD), i nasi venivano incisi in modo da formare una gobbetta e veniva provocato lo strabismo appendendo palline davanti agli occhi dei bambini.
Oltre a queste modificazioni corporee, per essere belli i maya si tatuavano (sia gli uomini sia le donne), si bucavano le orecchie e dilatavano i lobi fino a potersi mettere orecchini giganti (in genere erano dischi con un perno posteriore da infilare nel lobo), si bucavano il naso e indossavano enormi ornamenti nasali, si incastonavano giada nei denti, le donne si limavano i denti a punta e gli uomini si facevano acconciature elaborate.
martedì 10 luglio 2012
Teotihuacan
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