mercoledì 29 giugno 2011

Le cronache del ghiaccio e del fuoco(George R. R. Martin)



Il mio fidanzato mi ha prestato il primo libro della saga "Le cronache del ghiaccio e del fuoco" di George R. R. Martin, "Il trono di spade" (da cui è tratta l'immagine sopra) e me ne sono innamorata, così sto prendendo gli altri in biblioteca. Per ora sono 7 volumi, ma ne uscitanno altri (aiuto...).
E'un grande affresco storico in cui le vite dei personaggi si intrecciano senza che ci sia il solito noiosissimo protagonista che non può morire se no la storia finisce. Gli elementi sovrannaturali sono piuttosto ridotti rispetto al fantasy classico: non ci sono elfi, nani, ecc e anche l'esistenza della magia è dubbia.
Trama (presa da qui): In una terra fuori dal mondo, dove le estati e gli inverni possono durare intere generazioni, sta per esplodere un immane conflitto. Sul Trono di Spade, nel Sud caldo e opulento, siede Robert Baratheon. L'ha conquistato dopo una guerra sanguinosa, togliendolo all'ultimo, folle re della dinastia Targaryen, i signori dei draghi. Ma il suo potere è ora minacciato: all'estremo Nord la Barriera - una muraglia eretta per difendere il regno da animali primordiali e, soprattutto, dagli Estranei - sembra vacillare. Si dice che gli Estranei siano scomparsi da secoli. Ma se è vero, chi sono quegli esseri con gli occhi così innaturalmente azzurri e gelidi, nascosti tra le ombre delle foreste, che rubano la vita o il sonno a chi ha la mala di incontrarli?

Da Feltrinelli vendono a 22,50 euro la raccolta dei primi quattro volumi delle Cronache. La voglio!!! Il prezzo secondo me è molto conveniente, specie beccando anche gli sconti della Feltrinelli che di solito sono in periodo saldi. Il problema è che pare ci siano ancora più errori di traduzione che nelle edizioni italiane (e già lì pare siano tanti, per esempio il metalupo all'inizio è ucciso da un cervo e non da un unicorno e i Tully hanno i capelli rossi) e che le genealogie alla fine sono prese da edizioni successive e quindi contengono spoiler (grazie mille per le avvertenze Bambi Bardot).


Esiste anche un telefilm fatto negli Stati Uniti, non ancora tradotto in italiano. Pare sia composto da 10 puntate per il primo libro in inglese, che formano la prima stagione. La seconda è ancora in produzione e pare uscirà nel 2012. E' realizzato molto bene e piuttosto fedele al libro, anche se ci sono particolari sconcertanti: ad esempio Khal Drogo non è un tartaro, ma un occidentale che usa più ombretto di me -.-'

venerdì 10 giugno 2011

Dinosauro di carta

Lunedì al lavoro dovevo far fare a un branco di mocciosi delle bamboline di cartone con gli arti che si muovono tramite fermacampioni, così mi sono fatta un dinosauro snodabile.
Voi non sapete quanto potere dia un dinosauro di carta con fauci, zampine e lingua mobili!!!
Si chiama Fuffi.


GRAUGGGH!!!

Fuffi medita sulle questioni fondamentali della vita (il cibo).

domenica 5 giugno 2011

Giocattoli sessuali preistorici


Tedeschi e svedesi a confronto: vincono i tedeschi

Timothy Taylor, uno studioso di archeologia, ha raccontato al Sunday Times: «Finora si pensava genericamente che il sesso, fra i nostri antenati, fosse eterosessuale ed esclusivamente a scopi riproduttivi. E si pensava che questo fosse l’atteggiamento “naturale” verso l’interazione sessuale». Probabilmente Taylor è cresciuto in una famiglia bigotta e sessista e ha scoperto l'esistenza di preservativi e omosessualità solo verso i 18 anni, la stessa a cui gli hano rivelato che Babbo Natale non esiste (ops, scusa bambino! In realtà esiste, pat, pat). Se le scimmie fanno sesso per piacere o come merce di scambio e i leoni maschi si inchiappettano in allegria, quanto è plausibile che le abitudini sessuali dei nostri antenati si conformassero al canone di Famiglia Cristiana?
Bè Taylor ha ri-scoperto la non esistenza di Babbo Natale (ops, scusa di nuovo bambino! In realtà esiste, pat, pat) nel remoto 2005 con il rinvenimento di un fallo di pietra in una caverna germanica, chiaramente usato come giocattolino sessuale. Il simpatico oggetto risale a ben 28.000 anni fa e le sue misure sono di 20 centimetri di lunghezza per un diametro di 3 centimetri.
Pare che la preistoria sia ricca di testimonianze dell’esistenza di giocattoli sessuali, usati già in tempi antichissimi. Nonostante ciò, in molti casi la levigatezza di questi utensili è stata interpretata con un loro uso alternativo, per esempio per scheggiare le selci. E se ce l'hai duro da spaccare le pietre...
Un altro dildo è stato reperito nel 2010 a Motala, Svezia. Meno aitante, è fatto in corno e misura dieci centimetri e mezzo di lunghezza per un diametro di circa due centimetri. Risale a 4-6.000 anni fa. Ma anche in questo caso i noiosissimi archeologi ipotizzano che venisse utilizzato pure, o forse solo, come scalpello. Un tizio un po'più originale, sul blog di Gsran Gruber (l'archeologo), sostiene che l’utensile assomiglia a uno strumento utilizzato da sua madre per macinare il peperoncino (a qualcuno piace piccante!).
In realtà di roba fallica con altre funzioni i "primitivi" erano pieni, in quanto la fertilità era vista come l'unica valida alternativa alla morte. Possiamo parlare per esempio dei mega falli usati nel primo teatro greco, o degli irrigatori per coltivazioni a forma fallica degli Inca.
Un'altra ipotesi è che questi falli preistorici siano rappresentazioni della fertilità maschile, molto più rare rispetto ai corrispettivi femminili (eeeh, bei tempi quando si era considerate superiori...).
La vera domanda però è questa: ma un giocattolino di pietra non è scomodissimo???

Fonti:
- http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2007/04_Aprile/29/sesso_caverne.shtml
- http://www.corriere.it/cronache/10_luglio_22/fallo-preistorico-dipasqua_787d495a-957c-11df-91c3-00144f02aabe.shtml
- http://www.queerty.com/ancient-fire-tool-or-8000-year-old-dildo-20100722/
- http://www.parlandosparlando.com/view.php/id_1187/lingua_0/whoisit_1

Australopiteco a casa, pulisci e lava!!!


Oh yeah *ç*

Analisi sugli isotopi dello stronzio (sì, fa sempre ridere. Buon vecchio guascone di un minerale) presenti nei denti fossili di una ventina di ominidi (sia Paranthropus robustus -estintisi per motivi ignoti- sia Australopithecus africanus -i nostri nonnini), hanno rivelato che, tra i 2,7 e gli 1,7 milioni di anni fa, il maschio tendeva a starsene nella sua grotta, mentre la femmina andava a spasso nella savana per cacciare od unirsi a nuovi gruppi, mollando a casa compagni e figli.
I resti fossili analizzati dagli scienziati dell'Università di Oxford e dell'Università di Firenze al momento sono troppo pochi perchè questa teoria non sia questionabile, anche perchè i test sullo stronzio tendono ad essere parecchio distruttivi ("Dottor Runembaum, posso chiederle dov'è finito il nostro rarissimo cranio di ominide?" "Ehm *coff coff* avevamo bisogno di fare un'analisi degli isotopi dello stronzio" "MALEDETTO STRONZIO!!!").
Tuttavia l'ipotesi pare plausibile visto l'alto livello di testosterone dei nostri antenati, tenendo conto del quale si ipotizza che i maschi potessero diventare aggressivi al momento di entrare in un nuovo gruppo, mettendo in pericolo neonati e giovani. Quindi lo si lasciava direttamente a casa. Ottima soluzione.

GROWL!!!